Questo progetto ci ha portato a realizzare per la prima volta un’etichetta autoadesiva composta da tre etichette incollate una sopra l’altra attraverso una produzione automatizzata. Oltre all’innovazione tecnologica, sviluppata in collaborazione col nostro partner Rotas, Litos rappresenta anche una svolta nel modo di fare comunicazione del vino.

Per la prima volta si è posta attenzione al concetto di biodiversità mediante un linguaggio concettuale rappresentato dalla scelta di carte diverse e sovrapposte.

Nel caso specifico di Litos, si è voluto simulare la stratificazione naturale del sottosuolo da cui nascono i vigneti di Valentina Passalacqua. Il vino che ne deriva è del tutto naturale e conserva in sé le caratteristiche minerali del sottosuolo. Grazie allo sviluppo di questo progetto oggi, a distanza di 10 anni dalla sua invenzione, la tecnica della sovrapposizione di carte e materiali diversi è entrata nella routine tecnologica e progettuale del design e stampa delle etichette.